In acquacoltura l’economia circolare si attua dando nuova vita a quei prodotti delle filiere alimentari che non possono essere direttamente impiegati per la produzione di alimenti destinati all’uomo
Realizzare l’economia circolare in acquacoltura significa trovare un nuovo utilizzo a tutti quei sottoprodotti e/o"scarti" delle filiere destinate alla produzione di alimenti per l’uomo che, attraverso dei processi di trasformazione, possono contribuire a creare nuovo cibo per la popolazione mondiale. Nel pratico, questo può avvenire utilizzando: Farine da trimming: gli scarti del processo di trasformazione del pesce possono essere usati per produrre un mangime sano e nutriente. Oggi circa il 35% della farina di pesce utilizzata in acquacoltura deriva da trimming. Farine animali: dagli scarti di macellazione di animali destinati al consumo umano si ricavano delle farine con ottimi valori nutrizionali. Farine da insetti: anche se non rientrano propriamente in un’ottica "circolare", in quanto non si può parlare di sottoprodotti, l’utilizzo di insetti in acquacoltura sta prendendo piede e potrebbe, in pochi anni, diventare un ingrediente chiave dei mangimi.